Intervista con Faisal Muqaddam

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Intervista con Faisal Muqaddam

2018-04-23T16:22:15+02:00 Aprile 23rd, 2018|Categories: Articoli e Citazioni, blog|Tags: , |

(di Manam)

Ameno, Italia, giugno 2012

D: Faisal, puoi parlare della tua storia e come hai cominciato la creazione del Diamond Logos?

F: Ho cominciato il percorso spirituale non perché ero un ricercatore. Sono stato costretto. Ho avuto un sacco di problemi negli anni sessanta. Volevo ricevere delle terapie per affrontare questi problemi. Ho fatto moltissima Bioenergetica e con questo mi sono aperto sempre più profondamente. Non è che lo volessi, ma semplicemente stando in quel processo, mi sono aperto.

Dopo quel periodo, ho sentito che c’era qualcosa a cui la terapia non era capace di rispondere. Mi ero aperto a qualcosa che aveva bisogno di più che una terapia. Ho cominciato chiedendo un po’ in giro dove andare. Volevo avere esperienze tipo luce e Kundalini, e sono andato in pezzi. Non è che lo volessi, ma è successo. Così ho cominciato a cercare una risposta e c’era Claudio Naranjo che conduceva gruppi, i gruppi SAT.

Mi sono unito a loro cercando di trovare più risposte, e di uscire dallo spirituale. Invece mi ci hanno spinto ancora di più dentro. Allora ho deciso “Ok, se devo andare nello spirituale, ci andrò fino in fondo. O mi illumino o muoio!”. Era qualcosa di molto “clamoroso”. Ho fatto un’enorme quantità di lavori diversi su di me: Gestalt, Bioenergetica, meditazioni, sufismo. E così ho cominciato a costruire. Dopodiché ho lasciato gli Stati Uniti, sono andato in Kuwait ed i miei amici si chiedevano che cosa facevo, perché vedevano che aveva un buon effetto su di me. Così, ho cominciato a formare un gruppo. Più il gruppo cresceva, più sentivo che avevo bisogno di conoscere di più, in modo da andare più in profondità nel lavoro, nella spiritualità. Per cui ho continuato. E questo è successo tra il 1966 e il 1976.

Dopodiché sono andato da uno dei miei insegnanti che è un Guru tibetano che si chiama Tarthang Tulku e che adesso vive negli Stati Uniti. E’ davvero una persona molto bella, un uomo molto evoluto. Attraverso la sua guida, la sua grazia e presenza, ho realizzato la mia natura, la fondamentale natura della mente. Questo ha cambiato la mia vita per sempre.

Mi ha tolto dalla mente, dalla sua complessità, e mi ha portato alla semplicità e all’apertura. Ha aperto la porta a molti bellissimi stati in cui entravo e da cui poi uscivo. Li chiamavo “benedizioni”. Tu vai all’Essere e l’Essere ti effonde benedizioni, dall’interno.

Più tardi ho compreso che queste qualità che chiamavo benedizioni, sono in realtà stati essenziali. L’Essere ha differenziato se stesso e ci ha portato moltissime qualità, a volte l’amore, a volte la gioia, a volte la forza. Quindi la dimensione dell’Essenza ha cominciato ad aprirsi sempre di più.

Successivamente mi sono unito ad un mio vecchio amico, il cui nome è Almaas, che ha scritto molti libri su questo argomento. E abbiamo cominciato a esplorare insieme. Che cosa sono queste qualità? Qual è la loro natura? Dove sono collocate nel corpo? Portano a galla problemi, difficoltà? Così, a poco a poco, abbiamo sviluppato il Diamond Approach, che affronta la relazione tra la personalità e quegli stati essenziali, o stati spirituali.

Nel 1986 le nostre vie si sono separate perché sono emersi interessi differenti e ponevamo l’accento su aspetti diversi. Così ho cominciato a formulare il Diamond Logos, che non coinvolge semplicemente la spiritualità e la psicologia ma aggiunge anche altre conoscenze, come l’Enneagramma. E questo lavoro del Diamond Logos continua ancor oggi.

D: Bene, allora cos’è il Diamond Logos?

F: La guida interiore viene in molte forme differenti. A volte come un suono che sussurra, a volte come una visione, a volte come un angelo. Ci può essere una grande varietà di manifestazioni. Sotto forma di visione a volte la guida interiore è apparsa come un diamante contornato di gioielli o come un’entità fatta di diamanti. Questi diamanti sono diamanti di luce. Ogni diamante fornisce agli uomini una particolare capacità di conoscenza esperienziale.

Per cui la conoscenza non è venuta semplicemente attraverso un’intuizione, né in modo analitico, né come qualcosa di pratico, ma ha coinvolto tutto ciò ed anche una specifica conoscenza. Ogni diamante fornisce la specifica conoscenza del suo particolare dominio di essenza ed aiuta ad articolarlo.

La persona non solo ha esperienza della grazia, o della bellezza o della maestà o della forza ma arriva a conoscere i nomi di questi domini ed a sapere esattamente come si percepiscono, così che li può articolare con proprie parole e formularli nella propria mente e nella propria conoscenza.

Le persone possono anche trasmettere l’esperienza di uno stato essenziale alla propria mente, all’intelletto, al cuore, al corpo, allo spirito. Il Diamond Logos è un insegnamento che è stato presentato in modo oggettivo, non solamente intuitivo, psichico o spirituale, ma scientifico. C’è questa qualità ed è localizzata in quest’area, e viene aperta lavorando con “questo” o “quel” problema specifico.

La guida si è evoluta in un modo molto preciso ed oggettivo e questa è la caratteristica del diamante. Ha reso più facile comunicare l’Essenza e le ha tolto il mistero. L’ha resa molto chiara, semplice, vivida così che la gente può raggiungerla e riprendersi il proprio Essere o anima.

D: Capire è molto importante qui?

F: Si, capire è molto importante. Capire coinvolge la mente, il cuore, il corpo, la psiche e l’anima. Coinvolge un’esperienza totale. Se capisci qualcosa con la mente ed il cuore non la capisce, allora non è completa. Se il corpo non la capisce, non è completa. Quando l’anima non la comprende, è incompleta. Quando tutti gli elementi sono compresi, sentiti ed integrati allora c’è conoscenza.

D: Hai accennato a personalità ed essenza e l’associazione tra le due. Ne puoi parlare un po’?

F: L’idea è che quando eravamo bambini o neonati non c’era molta personalità. C’era una persona reale, ma non una mente, un ego o una personalità. C’era un Essere: Il neonato era un Essere, una persona reale. Attraverso l’esperienza di interazione con i suoi genitori ed il suo ambiente, spesso il bimbo comincia a perdere il suo Essere. Perde differenti qualità in differenti periodi. Ogni volta che il bimbo perde una qualità, lotta per mantenerla, per riprendersela, cerca di trovare una soluzione con i suoi genitori e l’ambiente esterno per riappropriarsene. Questa lotta comincia a formularsi come un’entità separata, come una personalità.

Più i bambini lottano con differenti qualità, più spianano la strada a differenti parti della loro personalità. E siccome ci sono così tante diverse qualità dell’essenza, ci sono anche così tante diverse qualità di lotta che le riguardano. Queste lotte e i tentativi di riappropriarsi dell’Essenza falliscono il più delle volte, non la riportano indietro. E, col tempo, queste lotte diventano un corpo di strutture interiori, forme di attitudini mentali, contrazioni emozionali e limitazioni fisiche. Ciò crea una struttura che chiamiamo personalità.

Nel nostro lavoro guardiamo dove si trova la persona nel momento. Sapendo con quale parte della personalità stiamo avendo a che fare, possiamo capire di che parte della personalità si tratta. Quando è successo, in che modo è successo in relazione ai genitori? Più avviene questa comprensione, più la personalità comincia a chiarirsi.

D: Quindi c’è una connessione specifica tra un aspetto della personalità ed un aspetto della dimensione essenziale?

F: Si, molto precisa! Ogni pezzo della nostra personalità si riferisce ad una specifica qualità essenziale.

D: E cosa c’è in mezzo fra le due?

F: Tra le due c’è un buco, un intervallo. La qualità essenziale all’inizio era nel suo posto originario, e quando il bambino comincia a perderla, la qualità sprofonda, è sepolta sotto la lotta. Una volta che la qualità è affondata crea un vuoto, una mancanza, come qualcosa che è scomparso. Noi chiamiamo questo un “buco”. Il bambino cerca di riempire quel buco con vari tentativi e manovre. Quindi abbiamo personalità, buco ed essenza.

D: Questi buchi sono la base della personalità?

F: Si, il fondamento della personalità è questa parte mancante.

D: Visto ciò, quale potrebbe essere la metodologia del Diamond Logos?

F: Usiamo molte tecniche diverse. La più importante è l’indagine. Prestiamo attenzione a ciò che emerge e indaghiamo su ciò che sta succedendo qui. Più indaghiamo, più diventiamo consapevoli. Più diventiamo consapevoli più la consapevolezza diventa così forte che cominciamo a guardare al problema che emerge invece di identificarci con esso. Se emerge un’emozione, diciamo per esempio rabbia, col tempo la persona comincia a notare “C’è rabbia” piuttosto che sentire “Sono arrabbiato”. Ci si comincia a separare un po’ dall’emozione ed a sviluppare la capacità di essere testimoni oltre che la capacità di indagine.

Quindi oltre all’indagine ed all’essere testimoni, usiamo vari tipi di tecniche come il lavoro corporeo, la bioenergetica, il lavoro craniosacrale, il lavoro di rilascio del trauma. Usiamo la psicoanalisi per capire, la Gestalt, le visualizzazioni. La guida interiore porta moltissimi strumenti per facilitare l’apertura, la nostra fioritura.

D: Quali sono le differenze e le somiglianze con altre vie spirituali e cosa aggiunge il Diamond Logos ?

F: Una somiglianza è che tutte le vie ci informano che noi, come esseri umani, non siamo semplicemente corpo, ego e personalità, ma siamo di più di ciò. Nuove terapie riconoscono la presenza di energie e stati differenti. Le persone spirituali sono andate più in profondità e riconoscono che si, ci sono profondità negli stati essenziali e tutti provengono da una fonte: questa fonte viene chiamata Essere. Noi non ci differenziamo in questo.

Ciò che abbiamo di specifico è una conoscenza precisa di questi stati. Stati di amore, di bellezza, di forza, di chiarezza, di radicamento. Di cosa sono realmente fatti e dove sono allocati precisamente nel corpo? Quali sono gli specifici problemi ad essi inerenti? Il Diamond Logos ha la chiarezza di percepire i regni nascosti, i diversi stati essenziali, le loro strutture, i loro colori ed i loro effetti.

Questi stati essenziali sono palpabili, sono reali, non sono semplicemente energie, hanno molto più che energie. Sono qualità essenziali che possono essere sperimentate in molti modi. Il Diamond Logos ha una precisa conoscenza della mappa di ciò ed usa approcci moderni al suo dispiegamento.

Esiste molta conoscenza spirituale, ma molti non sanno esattamente cos’è una mente moderna. Non capiscono il dilemma del tempo in cui viviamo oggi. Possono avere un’idea generale della sofferenza dell’umanità e dell’alienazione dall’Essere o da Dio, ma è molto generale. Non hanno una conoscenza precisa di che cos’è questa alienazione, di cos’è questa separazione.

La psicologia New Age ha portato una comprensione più vivida del periodo in cui ci troviamo. Magari non sarà utile da qui a cento anni, ma questa conoscenza si applica al nostro tempo. Noi usiamo gli ultimi approcci e le ultime conoscenze nel campo della psicologia e dello sviluppo per connetterci con le chiavi della nostra personalità e svelarle.

D: Dato che i buchi sono le fondamenta della nostra personalità, cosa succede durante questo lavoro? Rimangono gli stessi?

F: La personalità riguarda l’ego: l’attività dell’ego e la personalità cercano continuamente di riempire questi buchi o di difendersi dal sentirli. Noi esploriamo un certo problema e vediamo tutti i meccanismi, come le difese, le resistenze ed i tentativi di riempire il buco e quando fermiamo questi tentativi i buchi si aprono. Quando il buco si apre, c’è spazio per la qualità essenziale che era stata sepolta sotto di esso, per venire in superficie. Quando l’essenza si affaccia in modo naturale, il buco non è più riempito dalla personalità, ma viene trasformato dall’essenza. Per cui quando la qualità essenziale è nata, il buco sparisce. Il buco esiste perché la qualità essenziale e le sue energie non erano lì. Una volta che sono lì, non c’è più buco.

D: Cosa succede alla personalità quando il buco comincia a scomparire?

F: La personalità è una grande composizione a mosaico. Consiste di tanti pezzi. A volte lavori con la rabbia, oppure con la paura, o con la madre, o con il padre. Lavori con l’inconscio in molti strati. Quando ti muovi con un aspetto della personalità per volta, alla fine sarai portato allo stato naturale dell’essere.

Prendiamo per esempio qualcuno che è molto arrabbiato o che ha paura della rabbia e non sa come arrabbiarsi. Quando esploriamo la rabbia, cosa è e come sta succedendo, il buco che c’è sotto si apre. Esso rivela che la persona non ha abbastanza forza per cui usa la rabbia per produrre forza o ha paura di essere forte, per cui blocca la rabbia.

Può sentire che non ha forza, che è molto collassato dentro. Quando si siede nel buco della non-forza, allora una certa qualità essenziale emerge e riempie il sistema di coraggio, di forza, di vitalità, del sentirsi vivi. Dopodiché si può aprire un altro buco, emerge un altro problema, la persona si sente forte ma, per esempio, non ha gioia. Quindi esploriamo i problemi che riguardano la gioia. Andiamo al buco della non-gioia, vediamo come lo altera, che sia attraverso tantissimo divertimento, oppure sentendosi sempre depresso. Continuando ad esplorare, la persona potrebbe comprendere che non sa veramente cosa sia la gioia, che non ha gioia. Quando sta con questo, con il buco della non-gioia, la gioia nasce.

Se cominci a chiarire tanti di questi problemi, cominci a vedere che sotto di essi l’intera personalità è basata su un vuoto, che non c’è niente lì. Tutta la personalità è come una costruzione e sotto di essa c’è un grande vuoto. Quando la persona raggiunge il grande vuoto, la base dell’essere emerge, chiamala Dio, chiamala illuminazione, o chiamalo Essere. Tutto questo è vissuto come una grande risoluzione. Tanti stati essenziali arrivano per risolvere le parti non risolte.

D: Dove porta il lavoro del Diamond Logos?

F: Nella mia ricerca, ci sono due temi fondamentali che devono essere enfatizzati. Uno è che l’umanità ha bisogno di essere spiritualizzata. Ha bisogno di sapere che c’è qualcosa di più bello che ha una gran quantità di risposte ai suoi bisogni, alle sue domande che non semplicemente il mondo materiale. Abbiamo molto poco bisogno del mondo materiale, magari per un po’ di cibo, un po’ di riparo, un po’ di sicurezza, ma la fame e la sete dell’anima è molto più di qualsiasi cosa il mondo materiale possa darci. Abbiamo bisogno di svegliare la gente alla ricchezza dello spirito, del loro grande spirito. La prima parte del Diamond Logos, la parte tradizionale, è svegliare la gente e spiritualizzarla in modo che la vita sia piena di amore, pace e ricchezza. Ciò rende più facile stare insieme in questo regno, il mondo. Ci prendiamo cura l’uno dell’altro piuttosto che lottare fra di noi.

L’altra parte consiste nell’umanizzare la spiritualità. La spiritualità è arrivata a sembrare distante dall’umanità, è diventata principio e proposito di se stessa. Sembrerebbe che la gente debba raggiungere e servire la spiritualità mentre in realtà, è la spiritualità che deve servire l’umanità.

Come portare lo spirito nei nostri cuori, nei nostri corpi, nella nostra vita quotidiana? Abbiamo bisogno di dissolvere alcuni dei problemi che stanno attorno alla spiritualità in sé e giungere a sapere che la spiritualità è la natura dell’essere umano.

Per cui, che sia umanizzare la spiritualità o spiritualizzare l’umanità, l’obiettivo che ho è la glorificazione dell’essere umano. Tutto ciò ci riguarda come esseri umani. Viviamo in questo regno che è così magnifico. Una parte di esso è nascosto, una parte è evidente, ma sono intrecciate. Più ci svegliamo più scopriamo: chiamalo regno di Dio o meglio ancora regno dell’uomo. E’ il nostro regno, è la nostra casa.

Il Diamond Logos è un’indagine aperta ed in continua evoluzione. Molte persone adesso realizzano la propria natura ed essenza, e l’unicità della loro anima sta portando nuovi apporti ed ulteriore ispirazione a questo lavoro. Non finisce con me che l’ho cominciato e messo a punto. Io sono semplicemente uno strumento di ciò di cui c’è veramente bisogno.

Tutti gli altri danno il proprio contributo. E più le persone si realizzano, maggiormente arricchiscono il Diamond Logos o, in generale, questo percorso. Il Diamond Logos è aperto ed offre spazio ad ogni anima, perché ognuna viene alla vita con un personale tesoro. E’ necessario essere incoraggiati per porgere questo tesoro e non pensare di essere semplicemente mancanti di qualcosa.

Noi non guardiamo alle persone che arrivano a questo lavoro come a degli esseri mancanti di qualcosa. Possono avere qualche mancanza, ma hanno anche dei gioielli. Hanno anime che hanno percorso tanti diversi domini. Portiamo loro più felicità e intuizioni.

D: C’è qualcos’altro che vorresti aggiungere?

F: Mi piace quello che il Dalai Lama ha detto una volta, che nella nostra civiltà occidentale siamo diventati così interessati alla mente ed alle cose materiali che abbiamo dimenticato il cuore e lo spirito. Per cui è bene ricordarci che siamo molto più di ciò che pensiamo di essere. A volte è difficile e passiamo attraverso difficili situazioni, ma dobbiamo continuare a dirci di non rinunciare, qualunque sia la difficoltà. La ricompensa è più grande di qualsiasi altra cosa: vale la pena, a dispetto di ogni sofferenza e sforzo. Noi soffriamo comunque, per cui facciamo almeno buon uso della sofferenza e dello sforzo per riguadagnare noi stessi.

D: Grazie molte, Faisal

F: Grazie a te!

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